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Integratori di enzimi digestivi: cosa sono e quali caratteristiche devono avere

Donna con dolore addominiale
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Quali sono le caratteristiche dei migliori enzimi digestivi? Quando assumerli e come capire se ne siamo carenti? Il nostro biologo nutrizionista spiega tutto in questo articolo!

 

COSA SONO GLI ENZIMI DIGESTIVI

La digestione è un processo, che avviene nel tratto digerente, in cui gli alimenti subiscono una serie di trasformazioni a partire dalla bocca fino all’intestino tenue. 
Gli enzimi digestivi sono sostanze prodotte dall’organismo, di natura proteica, che hanno la funzione di scomporre i nutrienti assunti con la dieta, in componenti più piccoli, in modo da essere assorbiti e successivamente utilizzati dall’organismo.
 
Le principali famiglie di enzimi digestivi sintetizzati dall’organismo sono:
 
  • Amilasi: possono essere prodotte dalle ghiandole salivari o dal pancreas, si dividono in enzimi che svolgono la loro funzione durante la masticazione grazie alla presenza della saliva ed enzimi che agiscono nel duodeno (parte iniziale dell’intestino tenue). Hanno la funzione di scomporre gli aminoacidi complessi (pane, pasta, riso, patate ecc) in zuccheri semplici (glucosio e fruttosio).
  • Lipasi e fosfolipasi: questa famiglia si divide in lipasi gastrica, enzima specifico che lavora efficientemente a Ph acido a livello dello stomaco e lipasi pancreatica, enzima sintetizzato nel pancreas che agisce nel duodeno. Hanno la funzione di scindere i grassi e gli oli, assunti con l’alimentazione, in glicerolo e acidi grassi.
  • Proteasi: famiglia di enzimi sintetizzati nel pancreas che lavorano principalmente nell’intestino, i principali sono la tripsina, la chimotripsina e l'elastasi. Agiscono scomponendo le catene proteiche in singole unità di aminoacidi.
 

Quali sono i segnali dovuti dalla carenza di enzimi digestivi?

Gli  effetti causati da un deficit di enzimi digestivi è una cattiva digestione, si manifestano con sintomi come: dolore o gonfiore a livello dello stomaco, sonnolenza post prandiale, mal di testa, pesantezza, acidità e pirosi o reflusso gastrico.
 
I principali fattori che possono determinare delle carenze enzimatiche sono:
 
  • assunzione di alimenti che richiedono un processo digestivo complesso, come latte e derivati, carne, prodotti lievitati, cibi grassi e fritti, verdure ricche di fibre, ecc…
  • stili di vita errati come dieta non equilibrata, masticazione insufficiente, assunzione di bevande alcoliche, utilizzo di cibi precotti, conservati o confezionati. 
 

QUALI CARATTERISTICHE DEVONO AVERE I MIGLIORI INTEGRATORI DI ENZIMI DIGESTIVI CONSIGLIATI?

Nei casi di ridotta efficienza enzimatica può essere di aiuto un integratore a base di enzimi digestivi per facilitare il processo digestivo e normalizzarne la corretta sintesi da parte dell’organismo.
 
Nella scelta dell’integratore da utilizzare bisogna tener conto della concentrazione di enzimi e della tipologia di enzimi utilizzati. Un buon prodotto dovrebbe contenere:
 
  • Amilasi e glucoamilasi: importanti per il processo digestivo degli amidi sia a livello salivare che nell’intestino.
  • Proteasi: devono essere presenti tutti gli enzimi appartenenti a questa famiglia, per ottimizzare la scomposizione delle proteine in singoli aminoacidi.
  • Lipasi: per permettere una corretta digestione delle componenti lipidiche presenti in carne, pesce, uova e latticini
  • Callulasi: enzimi coinvolti nella scomposizione dei carboidrati ricchi di cellulosa, principalmente presenti nei vegetali e nei cereali integrali.
  • Lattasi: enzima necessario per la digestione del lattosio, carboidrato presente nel latte e nei suoi derivati.
  • Pectinasi: enzimi importanti per la digestione dei carboidrati presenti nella frutta (principalmente mele e pere)
Guarda la scheda completa del nostro ENZIMI DIGESTIVIfavorisce la digestione degli alimenti e la conseguente assimilazione.
 
 

Quando assumere gli integratori di enzimi digestivi

L’utilizzo di integratori contenenti enzimi digestivi è consigliato in caso di difficoltà digestive, gonfiore, meteorismo, sonnolenza post prandiale e pirosi o reflusso gastrico. E ‘preferibile assumerli pre-pasto in modo che il processo di produzione enzimatica e di conseguenza la digestione sia già in atto.
 
BUONE ABITUDINI PER LA CORRETTA DIGESTIONE
Oltre all’utilizzo di prodotti specifici ci sono buone abitudini che possono migliorare il processo digestivo e regolare la sintesi di enzimi:
 
  • Masticare lentamente in modo da controllare la voracità e di rilassare la muscolatura liscia dell’apparato digerente.
  • Evitare di bere troppa acqua durante i pasti per non diluire troppo i succhi gastrici e rendere meno efficiente la digestione
  • Utilizzare spuntini leggeri tra i pasti principali, al fine di riequilibrare i livelli glicemici e evitare pasti abbondanti.
  • Non mangiare prima di coricarsi, in quanto nelle ore serali la digestione risulta rallentata
  • Durante i pasti non abbinare proteine di diversa natura (esempio carne e formaggio) che richiederebbero la sintesi di enzimi differenti per la loro digestione, rendendo il processo lento e difficoltoso.
  • Consumare frutta lontano dai pasti principali (agli spuntini) in modo da evitare problematiche di gonfiore data da una cattiva digestione e fermentazioni di questi ultimi.
  • Evitare l’utilizzo di spremute, estratti e centrifughe che sono molto acide e alterano il ph dello stomaco compromettendo la digestione, risultano spesso causa anche di pirosi gastrica.
  • Limitare l’uso del caffè che, come è noto, irrita stomaco e intestino.
  • Evitare prodotti della panificazione industriale come focacce, pizze, biscotti ecc. che sono di difficile digestione e richiedono l’impiego di un’elevata concentrazione di enzimi.
 

 

 

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