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Come riconoscere proteine in polvere di qualità

Scegliere proteine in polvere di qualità
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Le proteine in polvere sono tutte uguali? Assolutamente no. In questo articolo vi aiuteremo a riconoscere integratori di proteine di qualità ed evitare effetti indesiderati

 Le proteine in polvere vengono consumate da sportivi e non sportivi come integratori o sostituti degli alimenti proteici per soddisfare il fabbisogno proteico giornaliero, quando la quota assunta con il cibo non è sufficiente.

Spesso si pensa che tutte le proteine in polvere siano uguali e si dice “sono solo proteine”, invece ci sono molti fattori da tenere in considerazione quando si sceglie un integratore.
 
Gli integratori proteici sono costituiti fondamentalmente da polipeptidi (catene di aminoacidi) ad alto Valore Biologico, quindi dovrebbero contenere tutti e 20 gli amminoacidi e buona parte di questi dovrebbero essere amminoacidi essenziali.
 
 

Quali sono le caratteristiche per determinare la qualità delle proteine in polvere?

Il Primo parametro da tenere in considerazione è la fonte da cui derivano: le migliori si ottengono dal siero del latte e dalle uova, ne esistono di vegetali derivate dalla soia, dal pisello e dalla canapa, mentre molto meno utilizzate quelle ottenute dalla carne di manzo.
Dalla fonte utilizzata per ottenere le proteine, dipende il Valore Biologico (VB), il parametro utilizzato per definire la qualità delle proteine in esame, si esprime tramite un valore numerico e si riferisce alla quantità, alla tipologia e al rapporto reciproco degli aminoacidi essenziali presenti.

 

 VALORE BIOLOGICO DELLE PROTEINE IN POLVERE

INTEGRATORI VALORE BIOLOGICO
Proteine del siero del latte > 100
Proteine dell'uovo 100
Proteine totali del latte 90
Proteine caseine < 80
Proteine della soia < 75
 
Come visto nella tabella precedente, le proteine con valore biologico più elevato sono presenti negli integratori contenenti proteine del siero del latte. Queste rappresentano circa il 20% delle proteine del latte e hanno una maggiore qualità rispetto all’altra frazione delle proteine del latte, le caseine. Le Whey, rappresentano le proteine in polvere di maggior qualità in commercio.
 
Proteine della soia:
Sono indicate per tutti coloro che devono evitare quelle derivate dal latte o dalle uova per motivi di intolleranza o allergia. Rappresentano inoltre la scelta ottimale per coloro che vogliono evitare per scelta etica o morale le proteine di derivazione animale.
Infatti considerando che si tratta di proteine vegetali, le proteine della soia hanno un buon valore biologico grazie al contenuto di aminoacidi come glutammina e arginina.
 
Il secondo parametro da considerare, è la tecnica di estrazione ed il livello di purezza ottenuto, che può rendere il prodotto estremamente funzionale o limitarne la qualità, la digeribilità e l’assimilazione. Le metodiche attualmente utilizzate consentono di ottenere proteine concentrate, isolate microfiltrate e ultrafiltrate e infine idrolizzate.
 
Tuttavia bisogna tenere in considerazione anche il processo con cui sono state estratte, isolate e lavorate:
  • Whey concentrate: rappresentano la tipologia a minor grado di purezza che porta ad avere una concentrazione proteica intorno al 80%, contengono piccole quantità di lattosio e grassi.
  • Whey isolate: rappresentano un maggior grado di purezza, percentuale di proteine intorno al 90-95% e quantità di lattosio e grassi ridotta ai minimi termini.
  • Whey idrolizzate: rappresentano la forma più avanzata con cui vengono prodotti gli integratori proteici. Oltre all’elevato grado di purezza e percentuale di proteine, vengono sottoposte a processi di digestione artificiale che scindono le proteine in frazioni più piccole (peptidi), in maniera da renderle più velocemente digeribili, permettendo in questo modo agli aminoacidi di entrare più velocemente in circolo. Questo processo inoltre riduce il rischio che la loro assunzione possa scatenare reazioni allergiche, così da rendere pressoché nulli gli effetti collaterali a livello gastrointestinale.
 
CONCLUSIONI
 
In conclusione è importante prestare attenzione alla qualità e non farsi ingannare da brand che millantano di produrre prodotti con il valore percentuale di proteine più elevato, ma tener conto del valore biologico e del tipo di estrazione utilizzato. Questi sono i parametri che definiscono la qualità di un integratore proteico, garantendo la funzionalità e l’assenza di effetti indesiderati.
In alcuni prodotti, oltre alle proteine, vengono aggiunti aminoacidi ottenuti con processi chimici o derivati proteici al solo scopo di elevare la percentuale proteica dichiarabile in etichetta. Tuttavia nonostante l’elevata percentuale proteica, tali prodotti presentano un profilo amminoacidico squilibrato, offrono una qualità complessiva più scarsa e buona parte delle proteine ingerite risultano inutilizzate dall’organismo.

 

 

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